Parte bene l’avventura della Roma di Ranieri in questa Coppa Italia ’24-’25: negli ottavi di finale i giallorossi infliggono infatti all’Olimpico un netto e perentorio 4-1 alla Sampdoria di Semplici ed accedono così ai quarti, dove troveranno il Milan degli ex Fonseca ed Abraham.
Serviva una scossa ai giallorossi dopo il bruttissimo secondo tempo di Como e questa scossa è arrivata, con i capitolini che hanno rotto subito il ghiaccio col ritorno al goal di Dovbyk dopo soli 8 minuti dal via, poi al 19′ l’ucraino si è anche ripetuto e cinque minuti dopo Baldanzi ha scritto già la fine anticipata del match, col goal del 3-0 in neanche mezz’ora di gara. Nel secondo tempo poi l’orgoglio degli ospiti ha portato allo scoccare dell’ora al goal della bandiera doriana con Yepes, mentre il sigillo finale sul match spetta a Shomurodov al 79′, per il 4-1 conclusivo.
Per la gara dell’Olimpico Ranieri fa debuttare tra i pali Ryan, mentre in difesa il tecnico deve fare a meno di Mancini ed Hummels, dentro Çelik ed Hermoso, con Saelemaekers ed Angeliño a presidiare le fasce e la coppia Paredes-Pisilli al centro, mentre davanti ci sono Baldanzi e Zalewski a supporto del rientrante Dovbyk. Per quanto riguarda invece i bloìucerchiati, Semplici sceglie il 4-3-3 con davanti l’ex giallorosso Borini, Leonardi e Pedrola.
PRIMO TEMPO – La gara si apre al fischio di Dionisi e la Roma parte subito forte: già al 4′ Baldanzi si beve con un dribbling Vulikic e calcia in porta, trovando la pronta respinta di Vismara. Al secondo affondo poi la squadra capitolina passa: Saelemaekers fa partire un bel cross dalla destra verso il secondo palo, dove sbuca Dovbyk, che ci mette la zampata rapace per l’1-0 della Roma al 9′. La Sampdoria accusa il colpo ed al quarto d’ora rischia di andare nuovamente sotto: la squadra di Semplici perde banalmente palla in fase di impostazione e Saelemaekers prova subito ad approfittarne, ma il suo destro immediato dalla distanza finisce alto. Il raddoppio tuttavia è solo posticipato di poco, perchè dopo soli 5 minuti Pisilli apre molto bene il gioco a destra e Saelemaekers fa partire un altro dei suoi cross insidiosi, Meulensteen interviene in chiusura col petto, ma rischia tantissimo perchè il pallone va a sbattere sulla traversa ed a quel punto per Dovbyk è un gioco da ragazzi firmare la sua doppietta, questa volta di testa, nella porta ormai sguarnita. La Sampdoria è ormai già alle corde ed allora la Roma puo’ gonfiare il petto e calare anche il tris con Baldanzi al 24′: il talento ex Empoli va via in azione personale e poi col sinistro fa partire un tiro preciso sul 2° palo che va ad infilarsi all’angolino, imparabile per Vismara. Alla mezz’ora poi inizia ad uscire anche la squadra ospite, che imposta un timidissimo giro-palla a centrocampo. Per vedere pero’ il primo tiro ligure ci vuole uno svarione della Roma: Ryan sbaglia completamente il rinvio e Leonardi allora ci prova da dentro l’area, ma il suo tentativo trova l’opposizione di Çelik. Nell’occasione la palla carambola anche su un braccio del turco, ma ovviamente non ci sono gli estremi per il rigore. Allo scadere poi arriva anche un altro tentativo velleitario degli ospiti con Veroli, pallone alto.
SECONDO TEMPO – Semplici si gioca subito due cambi: dentro Depaoli e Ioannou per Pedrola e Veroli. Nessun cambio invece nella Roma, che ha saldamente il match in mano. I doriani ora spingono con molta più convinzione rispetto ai primi 45′ ed infatti al 61′ raccolgono anche il frutto del loro lavoro: Yepes riceve un bel pallone dalla destra e si infila centralmente dentro l’area giallorossa, per poi battere Ryan per il 3-1 che riapre parzialmente l’incontro. A questo punto Ranieri leva Saelemaekers e Pisilli ed inserisce Soulè e Le Fèe, mentre Semplici si gioca la carta-Benedetti al posto di Vieira. Proprio Soulè, appena entrato, vuole subito lasciare il segno e fa partire un grandissimo tiro a giro dalla destra, col pallone che supera Vismara ma va ad incocciare sulla traversa, vanificando così quello che sarebbe stato un vero eurogoal. Zalewski poco dopo prova poi ad imitare il compagno, ma l’esito è ben lontano da quello sperato, con la palla che stavolta si perde abbondantemente alta. Soulè invece continua la sua prestazione ispirata al 65′: l’argentino serve una bella palla filtrante a Dovbyk, che si presenta a tu per tu con Vismara, ma poi si fa respingere da questi il pallone del 4-1, con un bell’intervento in tuffo. La Roma continua comunque ad attaccare alla ricerca del poker e Semplici prova ad invertire la rotta con l’ingresso di Sekulov, mentre per gli ultimi 20 minuti Ranieri sceglie Pellegrini e Dahl per Paredes e Zalewski. La partita pero’ ormai non ha più molto nè da dire, nè da dare e la notizia più grande ora sono i crampi di Akinsanmiro, col nigeriano che è costretto ad uscire, dentro Bellemo. Sull’altro fronte invece Ranieri concede gli applausi a Dovbyk, dentro Shomurodov e l’ex pupillo di Mou si mette subito in luce: un minuto dopo il suo ingresso l’uzbeko si fa infatti trovare pronto di testa su un traversone di Angeliño, per il 4-1 al 79′. Eldor poi per festeggiare va a salutare Dybala in panchina. Negli ultimi 10 minuti regolamentari poi non succede nulla, a differenza dei 3′ di recupero finali: prima di prova Pellegrini da fuori e Vismara para (91′); quindi Sekulov si batte in area contro tutta la difesa della Roma, col pallone che finisce alto (92′); infine, Çelik ci prova di testa su un cross di Angeliño, ma il difensore turco la schiaccia fuori (93′). La Rioma vola dunque ai quarti di finale, ma la vera conferma del ritorno dei capitolini la si avrà domenica, contro l’agguerrito Parma di Pecchia…