Poker della Roma al Lecce: è finita 4-1 per i capitolini, con le reti di Saelemaekers, Mancini, Pisilli e Konè per i giallorossi di casa, mentre Krstovic ha siglato il goal del momentaneo pari dei Salentini. Eh sì, perchè, nonostante la larga vittoria finale, che risolleva la Roma e la allontana dalle pericolose sabbie mobili della bassa classifica, c’è da dire che per tutto il primo tempo il Lecce aveva tenuto bene, tanto da costringere i capitolini ad arrivare all’intervallo sul pareggio. Poi nella ripresa i goal ravvicinati di Mancini e Pisilli hanno di fatto spianato la strada alla squadra di Ranieri, che a quel punto si è sentita proprio liberata mentalmente, tanto da trovare anche il quarto centro nel finale. La Roma è ripartita: ora bisogna restare sul pezzo…
Per un sorpendente e mal voluto scontro diretto contro il Lecce, giunto nella Capitale con moltissimi tifosi al seguito, Ranieri per la sua Roma sceglie il 3-4-2-1 con Paredes e Konè a fare legna in mezzo, mentre le principali novità sono davanti: manca infatti Dovbyk, che non va neanche in panchina, mentre in campo ci sono Saelemaekers ed El Shaarawy alle spalle di Dybala. Per quanto riguarda invece i salentini, Giampaolo sceglie un modulo speculare, con Rafia sulla trequarti ad ispirare la coppia Krstovic-Rebic.
PRIMO TEMPO – Chiffi dà il via alla partita ed è la Roma a prendere l’iniziativa, col Lecce che si chiude con ordine. Al 5′ poi arriva la prima fiammata: Çelik la crossa dalla destra per la testa di Dybala a centro area e l’incornata della Joya è precisa e potente, ma Falcone salva la propria porta con un intervento in due tempi tanto goffo, quanto efficace. Al 10′ Dybala ci prova da posizione defilata con un tiro a giro, ma la sua conclusione è abbondantemente alta. Al 13′ poi la Roma inizia a raccogliere i frutti della pressione: El Shaarawy serve un bel pallone filtrante a Saelemaekers ed il belga, con un sinistro lento ma preciso ed inesorabile, brucia sul tempo Jean e batte Falcone in uscita per l’1-0 della Roma. Il Lecce prova a riorganizzarsi, ma senza cavare un ragno dal buco. Problemi intanto per Çelik: il turco è costretto ad abbandonare il campo al 23′, dentro Abdulhamid. Si arriva alla mezz’ora di gioco con la Roma che amministra con tutta calma il pallone, senza rischiare nulla. Paredes tenta anche la botta dalla distanza, ma la palla esce a lato (33′). Trascorrono due minuti e la squadra di Ranieri poi va vicinissma al raddoppio, ancora con Saelemaekers: Dybala dà il ”la” all’azione ed El Shaarawy riprova ancora l’intesa col belga, che stavolta pero’ vede il suo tiro deviato in calcio d’angolo. Dal corner poi sbuca la testa di N’Dicka, che trova Dybala, la cui deviazione sotto porta disorienta Falcone, ma Krstovic interviene quasi sulla linea a salvare il Lecce dal doppio svantaggio. La partita ora si è infiammata ed al 38′, nell’unico vero affondo offensivo, il Lecce trova un calcio di rigore: su azione di rimessa, Rebic serve al centro Coulibaly e Abdulhamid lo abbatte in area. La Roma protesta, ma il calcio del saudita c’è e dagli undici metri Krstovic spiazza Svilar e fa 1-1 al 40′. Nei tre minuti finali di recupero concessi da Chiffi Dybala serve un bel pallone al centro dell’area a Saelemaekers, ma l’ex Milan tira addosso a Jean e l’occasione sfuma. Prima poi di scendere negli spogliatoi El Shaarawy prova a lanciare Dybala in area, ma Falcone esce tempestivamente e chiude tutto. Si va all’intervallo sull’1-1 e con la consapevolezza che il pari stia strettissimo alla Roma.
SECONDO TEMPO – Giampaolo, nonostante il pari, non è evidentemente soddisfatto dei suoi e si ripresenta per i secondi 45′ con 3 cambi: rimangono negli spogliatoi Ramadani, Rafia e Rebic, dentro Kaba, Morente e Oudin. La Roma non cambia e anzi, alza ancora di più il tasso di pericolosità offensiva: al 50′ Paredes tenta la conclusione dalla distanza, ma Falcone para il rasoterra dell’argentino. Pochi secondi dopo è invece Saelemaekers a ricevere un bel pallone in area, ma il belga, a tu per tu con Falcone, si fa ipnotizzare dal portiere e si fa respingere il tiro. Ora anche il Lecce gioca su un ritmo più sostenuto ed a beneficiarne è lo spettacolo. Al 55′ Saelemaekers serve in area Dybala, ma la Joya allarga troppo il suo sinistro e la palla sfila a lato. Ranieri a questo punto si gioca un altro cambio: fuori Salelemaekers e dentro Pisilli. Proprio il neontrato si fa vedere subito al tiro col suo destro, ma Falcone respinge da campione su di lui e tiene la gara sull’1-1. La Sud inizia a spingere la Roma con maggiore intensità e la squadra risponde presente: al 59′ El Shaarawy pennella un bel cross dalla destra per Mancini, che di testa a tuffo beffa Baschirotto e batte Falcone per il nuovo vantaggio romanista. A questo punto Giampaolo prova a raddrizzare la baracca inserendo Pierotti e Berisha, ma ormai la Roma è indiavolata e vuole assolutamente i tre punti, ed infatti al 66′ ecco che puntuale arriva anche il tris dei capitolini: Abdulhamid va via sulla fascia e la crossa al centro per l’accorrente Pisilli, che anticipa tutti ed infila al 66′ il 3-1 che scaccia la paura. El Shaarawy al 72′ tenta anche la conclusione dal limite, ma il tiro del Faraone finisce alto. Ormai comunque il Lecce ha mollato del tutto, così la squadra di Ranieri può fare anche un po’ di accademia. Si entra ormai negli ultimi 10 minuti di una gara che ha già detto tutto. Ranieri allora per vivacizzare un po’ inserisce Zalewski (unico fischiato dall’Olimpico) ed Hermoso per El Shaarawy ed Hummels, applaudito dai tifosi. La partita volge ormai al termine, ma i giallorossi, ormai liberi da ansie per il risultato, trovano anche il modo di calare il poker: all’86’ Pisilli di testa serve Konè al limite dell’area ed il centrocampista della Francia è bravo a liberarsi al tiro e ad infilare all’angolino il 4-1 finale. Manu esulta con i compagni e sradica la bandierina del calcio d’angolo per sventolarla, rimediando ovviamente un ”giallo”. Ma tant’è, oggi la Roma si è tolta un bel macigno dalle spalle e questo gesto si può perdonare a Konè… Prima del fischio finale di Chiffi, Berisha dà un senso al suo ingresso in campo colpendo un palo dalla lunga distanza al 91′, mentre Konè cerca addirittura la doppietta personale al 93′, ma stavolta il suo tiro viene deviato in angolo. Finisce con la larga vittoria della Roma. Ed ora pero’ non bisogna più sbagliare strada…