Partenza sprint della Roma, che abbatte lo Slavia Praga con due goal nei primi 17 minuti di gara e guadagna così il primo posto in solitaria nel girone G di Europa League. Di Bove la rete-lampo al quarantaseiesimo secondo dal via, mentre poi al 17′ ci ha pensato Big Rom a mettere al sicuro il risultato, consentendo così ai giallorossi di poter gestire in tranquillità per tutto il resto del tempo la partita. Cosa peraltro non secondaria, con una gara impegnativa in vista, come quella che attende domenica la squadra di Mou al Meazza contro l’Inter. Ma andiamo con ordine. Per la gara dell’Olimpico Mourinho (o per meglio dire Foti, vista la squalifica dello Special One) punta sui migliori, ma si gioca 5 cambi rispetto alla gara vittoriosa sul Monza di domenica: tra i pali c’è il portiere di coppa Svilar, mentre in difesa torna titolare Llorente; sulle fasce poi ecco Çelik a destra e Zalewski a sinistra; davanti infine El Shaarawy si conquista una maglia da titolare, al fianco dell’insostituibile Lukaku. Sull’altro fronte, Trpisovsky se la gioca a viso aperto col 3-4-2-1 con Masopust e Schranz in appoggio all’olandese Van Buren.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini del norvegese Eskas ed al primissimo affondo la Roma è già avanti: El Shaarawy ruba palla ad Holes e serve Bove, che da fuori area fa partire un grandissimo tiro a giro sul 2° palo che va ad infilarsi sotto il ”sette” per l’1-0 della Roma dopo soli 46 secondi dal fischio d’inizio. Decisamente non male per una squadra che in campionato ha invece sofferto spesso le partenze-lampo degli avversari… Lo Slavia Praga prova a questo punto a reagire, spinta dai numerosi supporters giunti dalla mitteleuropa, ma la Roma è ben messa in campo e risponde da squadra compatta e reattiva, non concedendo nulla ai cechi. Al 17′ poi nuovo blitz giallorosso e nuovo affondo che fa malissimo agli ospiti: ancora El Shaarawy in grande spolvero, il Faraone sforna il suo secondo assist di giornata e serve in profondità Lukaku, che sfodera il suo sinistro letale sul primo palo per il raddoppio della Roma. Ottavo centro in dieci partite con i giallorossi per Big Rom, che qualcuno sui media aveva invece provato a far passare per ”scarto”… Col doppio vantaggio romanista, lo Slavia inizia a demoralizzarsi, così alla mezz’ora è ancora la squadra giallorossa a cercare la via del goal sull’asse Mancini-El Shaarawy, ma il tiro dell’ex Milan è centrale e Mandous para facile. Al 33′ poi ecco il primo tiro in porta degli ospiti: Dorley scarica il suo sinistro, Svilar para in tuffo. Trascorrono pero’ appena quattro giri di lancette e la confusione che regna tra i cechi torna a farsi sentire: Mandous con i piedi è un pò troppo disinvolto e, all’ennesimo azzardo, paga dazio sbagliando il rinvio ed innescando il pronto break dei giallorossi, ma Lukaku non riesce a sfruttare appieno la ghiotta occasione e la difesa lo chiude. Sul finire del primo tempo poi esce fuori lo Slavia: prima è Van Buren ad impegnare Svilar (39′), poi lo stesso centravanti manda al tiro Masopust, ma Llorente alza il muro e Svilar può così abbracciare comodo il pallone.
SECONDO TEMPO – Bove non è al meglio, così per la seconda frazione Mourinho lo sostituisce con Paredes, mentre Trpisovsky toglie Masopust ed inserisce Jurasek. Con la Roma già a pancia piena ed uno Slavia piuttosto demoralizzato dal doppio svantaggio, il primo quarto d’ora della ripresa non può certo definirsi esaltante: il gioco non decolla e l’agonismo prevale sulla tecnica e sull’estetica. Così, allo scoccare dell’ora di gioco, ci pensa Lukaku a dare la sveglia: l’ex Inter riceve da Çelik e col suo sinistro spara fuori di un soffio sul primo palo. L’episodio rivitalizza anche i compagni di Romelu ed in particolare El Shaarawy: Stephan prima manda in porta Cristante, il cui pallonetto viene pero’ sventato da Mandous (61′), quindi il Faraone prova poi a mettersi in proprio, ma la sua bordata va a sbattere sulla traversa, graziando lo Slavia Praga al 63′. La partita si accende definitivamente quando sull’altro fronte Schranz da due passi spreca malamente il pallone del possibile 2-1, mandando alto. Questo susseguirsi rapido di eventi basta ed avanza alle due panchine per operare alcune mosse: Trpisovsky inserisce Provod, Wallem e Chytil, mentre Foti riceve indicazioni da Mou per risparmiare Zalewski ed El Shaarawy, dentro Karsdorp e Belotti per gli ultimi 20 minuti di una battaglia che si preannuncia accesa. Nulla invece di tutto questo, i vari avvicendamenti di fatto hanno tolto mordente alla partita, che ora scivola invece su un piano meramente agonistico e fisico. Alla Roma naturalmente tutto ciò non dispiace affatto e Mou capisce che può concedere un po’ di riposo anche a Lukaku, dentro Pagano. Di tutt’altro avviso invece il suo omologo Trpisovsky, che si affida a Jurecka per cercare di riavvivare una partita che appare ormai già finita. Non succede tuttavia granchè neanche negli ultimi 10 minuti di gioco, se si fa eccezione per un colpo di testa senza troppe pretese di Ogbu (86′) e per un destro al 91′ di Belotti, ben respinto da Mandous. La vera notizia in coda tuttavia è un altra: fa il suo debutto assoluto nel calcio che conta Luigi Cherubini, classe 2004. In bocca al lupo, ragazzo!