Vittoria di misura della Roma, che si impone per 1-0 all’Olimpico sul Monza grazie ad un goal al 90′ di Stephan El Shaarawy. Proprio il Faraone, al centro delle polemiche e delle critiche per le illazioni di Corona, ha mandato un segnale chiaro a tutti ed è stato decisivo per la squadra di Mourinho, col goal-vittoria nella coda finale di una partita che per i giallorossi sembrava invece stregata. Erano infatti già pronti i titoli sull’ennesima occasione sprecata dalla Roma contro una presunta ”piccola”, ma ElSha ha pensato bene di mandare tutto all’aria, lanciando la Roma verso le posizioni che contano e regalando ai giallorossi alcuni giorni di serenità, in attesa dell’importante gara di giovedì contro lo Slavia Praga.
Per la gara del lunch-match Mourinho deve rinunciare ancora a Smalling in difesa, ecco allora nuovamente N’Dicka titolare, con Cristante arretrato nella posizione di Chris. Sulle fasce poi ci sono Karsdorp e Spinazzola, con Bove al fianco di Paredes. Davanti, con Pellegrini e Dybala fuori, la fantasia è affidata ad Aouar, mentre a fare da partner a Lukaku c’è Belotti. Rimangono dunque in panchina sia Zalewski che El Shaarawy, innocentemente nell’occhio del ciclone per il caos-scommesse. Sull’altro fronte Palladino imbottisce la squadra di centrocampisti e si affida ad un 3-4-2-1 di grande palleggio, con l’ex Machin e Colpani ad ispirare Colombo.
PRIMO TEMPO – La partita prende il via al fischio di Ayroldi ed è il Monza a prendere sorprendentemente in mano le operazioni: al 3′ Colpani ci prova già su punizione, ma manda alto. La squadra brianzola impone subito un grande ritmo al suo giro-palla, mettendo in difficoltà i padroni di casa. Al 12′ poi ancora Colpani protagonista, stavolta il suo tiro-cross dalla trequarti viene neutralizzato da Rui Patricio, che blocca. La squadra di Mou per tutti i primi 20′ fa fatica ad interrompere le trame di gioco dei biancorossi, che mettono in scena un vero e proprio monologo, senza tuttavia che la Roma rischi nulla. Al 23′ arriva poi finalmente il primo tentativo offensivo della Roma, ma Aouar non trova di meglio che calciare una punizione dal limite contro la traversa. Non va meglio neanche a Belotti, che dal limite calcia in modo del tutto sblilenco. Rischia invece molto di più la squadra di Mou in difesa quando Cristante al 33′ perde palla da ultimo uomo, buon per i giallorossi che Colombo non ne approfitta a dovere. Di fatto pero’ almeno questo episodio accende il match sul piano dell’imprevedibilità, con la Roma che ora comincia a mostrare i denti anche negli ultimi 30 metri. Ed al 37′ infatti arriva la prima delle sole due palle-goal della Roma dei primi 45′: Belotti crossa per Aouar, che di testa da posizione ravvicinata impegna Di Gregorio, bravissimo a respingere coi pugni. Due minuti dopo il portiere brianzolo torna protagonista con un’uscita in due tempi su un cross insidioso di Spinazzola. La partita arriva ad una prima svolta al 41′, quando D’Ambrosio fa una bruttissima entrata da dietro su Belotti ed Ayroldi lo caccia anzitempo dal terreno di gioco per doppio giallo. Con la Roma in superiorità numerica, si pensa a questo punto che la strada del successo sia spianata per la squadra di Mou, ma vedremo che non sarà affatto così… Prima dell’intervallo c’è comunque il tempo per vedere un’altra occasione firmata Roma: al 46′ Spinazzola crossa per Belotti, che calcia, ma Di Gregorio ancora una volta chiude la porta, salvando i suoi stavolta con un’intervento di piede. Palladino prima di scendere negli spogliatoi prova a ridisegnare i suoi ed inserisce Carboni per Machin, mentre Bove non riesce invece a creare pericolo sull’ennesimo spunto di Spinazzola.
SECONDO TEMPO – Palladino si gioca subito un altro cambio, fuori Pereira e dentro Birindelli. Al nuovo pronti-via di Ayroldi (a proposito, arbitraggio tutt’altro che impeccabile il suo…), è ancora il Monza a dirigere le operazioni in mezzo al campo. Stavolta pero’ il primo squillo è della Roma: al 48′ Lukaku e Belotti traingolano tra loro in area, ma Big Rom viene ostacolato al momento del tiro ed il Monza si salva. La risposta ospite arriva due minuti dopo ancora da Colpani: l’azzurrino da fuori area fa partire un tiro insidioso che termina però a lato sul 2° palo. Nell’azione successiva poi un altro rischio per la Roma: Colombo sul filo del fuorigioco tira ed impegna Rui Patricio, ma il tutto viene annullato dall’offside (per la verità evidente…) dell’attaccante. A questo punto la Roma realizza finalmente che sta giocando con un uomo in più e prova a spingere alla ricerca del vantaggio, ma la squadra di Mou lo fa in modo fin troppo compassato e permette così al Monza di chiudersi in totale tranquillità. Per dare la scossa allora al 63′ lo Special One inserisce El Shaarawy ed Azmoun per Bove e Belotti, ed allora Palladino risponde tirando il petto in fuori ed inserendo Vignato e Mota. Il coraggio del tecnico ospite viene premiato dai suoi, che al 66′ vanno nuovamente vicini al goal: Vignato, appena entrato, manda subito al tiro Birindelli e Rui Patricio deve respingere in angolo il suo bolide. Sull’altro fronte Aouar prova invece a dare un senso alla sua gara anonima, ma il suo tentativo dal limite viene deviato in angolo. Si accende intanto l’asse Azmoun-Lukaku, con Romelu che calcia sul primo palo, ma colpisce l’incrocio, graziando il Monza al 73′. Mourinho pero’ non ci sta ad accontentarsi di un misero punticino, così inserisce Zalewski e Llorente, nel tentativo di pescare il jolly. A tremare tuttavia nell’immediato è la Roma, perchè Birindelli sembra avere un conto aperto con i capitolini e ad un quarto d’ora dal 90′ calcia nuovamente in porta, Rui Patricio pero’ è bravissimo a salvare la Roma dalla sconfitta. Ma non è finita, perchè il Monza ci prova anche con Vignato, Rui ancora una volta pero’ chiude tutto. A guardare il forcing imposto dai biancorossi in questa fase, non si direbbe proprio che siano in 10 contro 11… Nella Roma Spinazzola intanto ha dato tutto, dentro Kristensen. IL cronometro ormai scorre sempre più veloce e la situazione non sembra sbloccarsi dallo 0-0 iniziale. Al 79′ prova a scatenare la sua potenza Lukaku, ma ci pensa Pablo Marì ad ergersi da muro. La partita ormai, per dirla a Spalletti, procede a ”sciaguattoni”, così all’82’ è invece Vignato ad andare via in serpentina in mezzo alla difesa romanista ed a cercare il colpo gobbo, ma stavolta è Mancini a fare da frangiflutti e la Roma si salva in angolo. Dal corner poi ci prova anche Marì in sortita offensiva, ma il tiro dello spagnolo finisce a lato. In questo finale rovente entra anche Donati nel Monza, mentre la Roma all’88’ vede Lukaku franare a terra in area di rigore, con Azmoun che, sul prosieguo dell’azione, colpisce un palo clamoroso a portiere battuto. La partita sembra maledetta per la Roma, ma a togliere le castagne dal fuoco ecco arrivare El Shaarawy: al minuto 90 Zalewski crossa dalla sinistra, Kristensen fa la torre dalla parte opposta, El Shaarawy la prolunga per Azmoun, l’iraniano vede il suo tiro murato ed il Faraone è lesto nel ribattere subito in porta e nel trovare col destro il goal che vale tre punti d’oro. El Shaarawy esplode in un pianto liberatorio e l’Olimpico esplode invece di gioia, ma attenzione, ci sono ancora da giocare 7 lunghissimi minuti di recupero, che vengono peraltro assegnati quando il cronometro ne segna già 92… La Roma reclama al 94′ per un rigore su Azmoun, ma Ayroldi fa giocare come se nulla fosse. Si gioca ormai in un clima rovente e, quando il Monza protesta per alcune perdite di tempo, dopo una partita in cui si è giocato pochissimo anche per responsabilità brianzole, Mou non ci vede più ed imita con sarcasmo le lacrime: Ayroldi lo espelle senza battere ciglio al 100′. La partita infinita ha il suo culmine al minuto 111′: Donati calcia e Rui Patricio respinge in calcio d’angolo. Sul corner sale anche Di Gregorio, con la conseguenza che sulla ripartenza che ne nasce Lukaku ha davanti a sè la porta vuota, ma Big Rom non ne approfitta. Finisce con la vittoria della Roma al termine di un primo tempo noioso e di una ripresa al cardiopalma. Ed ora, coi 3 punti in cascina, per la Roma tra soli 4 giorni c’è da vendicare Giannini e quell’altra notte stregata di 27 anni fa…