Parla chiaro Josè Mourinho nella conferenza dell’Olimpico, nell’immediato post-gara di Roma-Cremonese, al termine di una brutta serata per la sua Roma: ”Voglio essere obiettivo: abbiamo giocato male, siamo stati orribili ed abbiamo pagato per i nostri errori”.
In sala stampa viene rimproverato a Mou di aver inizialmente preso sotto gamba la partita, alla luce del turnover attuato nei primi 45′: lo Special One però, com’è suo costume, non se ne sta certo zitto e chiuso all’angolo: ”Questi sono ragionamenti però che si fanno sempre dopo, perchè invece se in settimana hai dei giocatori a rischio e non hai una rosa larga, le cose vanno interpretate diversamente… Ok, se non avessi fatto turnover ora avremmo potuto dirci felici per la semifinale di coppa, però magari avremmo perso Dybala per un mese… Per una squadra come la nostra se i giocatori si fanno male è un problema… Un conto è giocare ogni sette giorni ed un altro è giocare ogni tre: individualmente, alcuni fanno grande fatica e rischiano. Io devo proteggere questi giocatori, lo staff tecnico sanitario è stato chiaro su questo aspetto… Parliamoci chiaro, oggi Abraham, Matic, Smalling e Dybala non dovevano giocare, è questa la verità! Ma non è per questo che abbiamo perso, abbiamo perso tutti insieme come squadra, l’approccio alla partita non è stato corretto, qualche individualità non è arrivata mentalmente preparata alla partita. Si potrebbe mettere il focus su qualcosa in particolare, sul rigore… Ma è stata la squadra nel suo complesso a perdere… Abbiamo disputato un primo tempo povero in cui stavamo tutti imballati. Si preannunciava una ripresa completamente diversa, ma il 2-0 ha cambiato tutto mentalmente: la Cremonese aspettava e poteva ripartire in contropiede, inoltre poteva anche sfruttare la passività dell’arbitro, che lasciava molto fare… Il nostro goal poi è arrivato troppo tardi: fosse arrivato anche 5 minuti prima, sarebbe stato diverso”.
Sull’eliminazione contro l’ultima della serie A, Mou non si sorprende per nulla: ”Le coppe sono competizioni secche, belle e strane. A volte la squadra più forte non mette dentro tutto quello che ha e finisce così per perdere contro squadre anche molto meno quotate: col Chelsea lo stesso anno che ho vinto la Premier League sono stato invece eliminato da una squadra di terza o quarta divisione… Succede, succede spesso…”. Anche da queste sconfitte amare tuttavia si può e si deve imparare: ”Dobbiamo recuperare questo dolore della sconfitta e nella prossima partita dovremo entrare in campo mentalmente e fisicamente proprio con questo dolore”.
Decisamente meno loquace invece Josè sul tema caldo di questi giorni, ossia su Zaniolo: ”Non voglio commentare, la proprietà su questo è stata molto chiara…”