Finisce 1-1 tra Roma e Torino, con i granata avanti grazie a Linetty all’inizio del secondo tempo e con i giallorossi che evitano un’altra sconfitta solo in extremis, col goal del pari di Matic al 94′. La foto della partita è già tutta qui, con la squadra di Juric a fare gioco ed a creare occasioni, mentre la Roma si è limitata a vivacchiare, per poi svegliarsi solo nei 20 minuti finali, con l’ingresso di Dybala. Buon per Mou che ora arriva la sosta del Mondiale, perchè ai capitolini urge presto un restyling mentale, prima ancora che tecnico-tattico.
Per la gara dell’Olimpico Mourinho schiera il 3-4-2-1 con le conferme di Zalewski e Celik sulle fasce, mentre Karsdorp rimane fuori dai convocati ed è ormai col foglio di via. In mezzo al campo poi tornano Cristante e Camara, con Matic inizialmente in panchina. Davanti poi, con Pellegrini ancora out, spazio a Volpato e Zaniolo alle spalle di Abraham, che torna titolare in attacco dopo la parentesi non riuscita di Shomurodov. Sull’altro fronte, i granata se la giocano in modo speculare, con Vlasic e Miranchuk sulla trequarti, a supporto dell’ex romanista Sanabria.
PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio del giovane Rapuano è il Torino a prendere subito l’iniziativa: all’8′ Vlasic viene murato al tiro, poi, sull’azione successiva, Buongiorno crossa e trova a centro area Sanabria, il cui colpo di testa finisce pero’ alto. L’ottima partenza granata vede poi Vojvoda andare al tiro-cross dalla sinistra, ma Rui Patricio interviene senza problemi. Al 19′ inizia a farsi vedere anche la Roma, Camara intercetta un passaggio di Vojvoda e fa così ripartire la Roma, Abraham trova Zaniolo in area, ma il tiro di Nick finisce alto. Due minuto dopo pero’ è ancora Torino, con Miranchuk che ci prova dal limite, ma il destro dell’ucraino finisce alto di poco. L’ex atalantino ritenta poi anche col sinistro un minuto dopo, ma il pallone finisce ancora una volta fuori dallo specchio della porta. Al 24′ la gara si accende all’improvviso per un tocco di mano in area da parte di Ricci sugli sviluppi di un angolo: l’ex empolese però prima colpisce con la testa, ed allora Rapuano, dopo aver rivisto le immagini, valuta di dover tornare sui suoi passi, nessun rigore dunque per la Roma. Juric alla mezz’ora si gioca già il primo cambio: fuori Vojvoda (che non la prende bene…), dentro Singo. Nel primo tempo della Roma invece l’unico a voler vincere sembra essere Camara: il guineano va via con una bella ripartenza e serve quindi un bel pallone in verticale a Volpato, ma l’australiano sbaglia completamente il cross e l’occasione sfuma. Chi invece crossa bene è Singo al 33′: il pallone arriva teso all’altezza dell’area piccola della Roma, ma Rui Patricio è attento ed interviene in uscita bassa, allontanando la minaccia. L’ultimo lampo del primo tempo arriva al 37′ ed è della Roma: Zaniolo batte un corner e Mancini ci mette la testa, anticipando anche l’intervento di Milinkovic-Savic, che va così a vuoto, ma la palla esce di un niente ed il Torino si salva. Si va così all’intervallo fermi sullo 0-0 iniziale.
SECONDO TEMPO – Mourinho non può certo essere soddisfatto dei suoi dopo un primo tempo così piatto: a farne le spese è Volpato, che rimane negli spogliatoi, al suo posto ecco El Shaarawy. Cambia in avvìo anche il Toro, con Rodriguez che va a rilevare Buongiorno. La Roma non sembra tuttavia diversa nell’apatia rispetto a quella dei primi 45′, così al 54′ lo Special One cambia ancora: fuori Camara e dentro Matic. La Roma cambia gli uomini, il Torino fa i fatti: un minuto dopo Singo crossa dalla destra per Linetty, stacco di testa a centro area dell’ex doriano e palla nell’angolino, battuto Rui Patricio per il vantaggio dei granata al 55′. I padroni di casa provano a reagire su punizione con Zaniolo, ma il suo tiro a giro sfila sul fondo senza che nessuno ci arrivi. Si fa vedere poi nuovamente il Torino allo scoccare dell’ora di gioco con Sanabria, che spreca però di testa un altro bel cross di Singo. La squadra di Juric gioca nettamente meglio dei giallorossi a centrocampo, col settore mediano della squadra di Mou che rimane troppo schiacciato all’indietro, lasciando di conseguenza gli attaccanti al loro destino. Ben diverso è invece il palleggio ragionato dei piemontesi, che al 66′ produce un’altra palla-goal: Miranchuk serve Vlasic al limite dell’area ed il tiro del croato viene però sventato da Rui Patricio, che para a terra. Quando mancano ormai 20 minuti alla fine, Mourinho capisce che non c’è altro tempo da perdere, visto che la Roma attuale non gira: ecco allora tre cambi, con Dybala, Belotti e l’esordiente Tahirovic al posto di Zalewski, Abraham e Cristante. I nuovi innesti danno nuova linfa alla Roma, trascinata soprattutto dalle giocate della Joya. E’ comunque nel complesso tutto l’undici romanista ad apparire rinvigorito: al 72′ proprio Dybala va alla conclusione, ma il suo tiro è centrale e Milinkovic-Savic respinge; quindi è Celik a crossare per Belotti, ma il Gallo non arriva ed il Torino si salva; al 78′ nuovo affondo giallorosso: Tahirovic serve Zaniolo in area, il quale a sua volta vede El Shaarawy, tiro finale del Faraone, ma Milinkovic-Savic si tuffa e para. Juric sente ora chiaramente puzza di bruciato, ed allora inserisce Adopo e Radonjic nel tentativo di tenere botta agli attacchi romanisti. All’83’ Zaniolo tira e Djidji ci mette la mano, ma Rapuano lascia giocare, tra le proteste incredule di Zaniolo. Dybala intanto prova a mettere un bel pallone in mezzo, ma il portiere granata chiude tutto. Poi ancora Dybala: nuova conclusione della Joya, stavolta Djidji ci mette la faccia e tanto basta a salvare la sua squadra. Ormai in campo c’è solo la Roma, alla ricerca rabbiosa del goal: all’86’ bel break della Joya e palla per Belotti, che finisce giù, strattonato, ma per Rapuano anche qui non c’è nulla. La battaglia a distanza tra la Roma e l’arbitro continua anche qualche minuto più tardi: all’89’ Dybala finisce giù in area per opera di Linetty, Rapuano però sembra vivere su altro pianeta e fa finta di nulla, facendo andare su tutte le furie Mourinho, che quasi quasi entra in campo, ed a Rapuano non sembra vero di potergli estrarre davanti il rosso. Si entra intanto nei 5 minuti di recupero finali ed al 91′ la gara è ad una nuova svolta: Zaniolo d il là all’azione, El Shaarawy la continua per Dybala ed il numero 21 viene scalciato in area da Djidji, per il più classico dei calci di rigore. Dagli 11 metri dovrebbe andare lo stesso Dybala, che però nell’azione si è fatto male ed incarica allora dell’incombenza Belotti: Il Gallo non si tira indietro e con coraggio va dagli 11 metri contro il suo fresco passato granata, ma il passato a volte può essere pesante ed ingombrante ed il pallone infatti è un macigno e va a schiantarsi sul palo, sprecando una gigantesca opportunità per pareggiare. La Roma ha però almeno il merito di non scoraggiarsi e di continuare a spingere, trainata dalla Joya. E proprio la Joya al 94′ fa partire un gran tiro a giro che va a stamparsi sulla traversa, ma non c’è tempo per disperarsi, perchè Matic prontamente raccoglie la ribattuta e di gran carriera fa partire un bolide dalla distanza che vale l’1-1. La Roma a questo punto vorrebbe addirittura il bottino pieno negli ultimi secondi che rimangono, ma il fiscalissimo e non irreprensibile Rapuano non concede praticamente nulla di extra recupero, non concedendo neanche di far calciare l’ultimo corner della partita. Finisce 1-1: dalla gara dell’Olimpico la Roma doveva uscirne con tre punti ed invece ne prende solo uno. Ma stavolta è andata già di lusso così…