La Roma di Mourinho sbanca Verona con un perentorio 3-1 in rimonta e riprende la sua marcia nelle prime posizioni della classifica: i giallorossi ora sono nuovamente quarti, davanti a Lazio ed Inter e ad un solo punto dai Campioni d’Italia del Milan, con la seconda piazza della Dea distante solo due punti. Decisivo per le sorti dei capitolini è stato l’ingresso di Cristian Volpato, 19 anni ancora da compiere ed un futuro roseo davanti: il giovane talentino romanista con un bel goal e con un assist ispirato per El Shaarawy ha di fatto spianato la strada alla rimonta della Roma, dopo lo svantaggio iniziale di Dawidowicz ed il momentaneo pareggio a fine primo tempo di Zaniolo. C’è da dire, ad onor del vero, che in soccorso dei giallorossi è arrivata nel primo tempo anche l’espulsione di Dawidowicz, che ha regalato un uomo in più ai ragazzi di Mourinho; va però anche detto che i giallorossi hanno sempre creduto fortemente nella vittoria, basti pensare ai due pali colpiti da Abraham ed alla traversa piena presa da Matic.

Per la gara del Bentegodi, lo Special One deve fare a meno di Spinazzola, ma ritrova dal primo minuto Karsdorp: ecco allora l’olandese sull’out destro, con Zalewski a presidiare la fascia sinistra, mentre in mezzo c’è la conferma della doppia C Camara-Cristante. Davanti poi ci sono Pellegrini e Zaniolo a supporto di Tammy Abraham. Per quanto riguarda invece gli scaligeri, Bocchetti se la gioca a specchio col 3-4-2-1 con davanti Kallon e Tameze sulla trequarti, a dare una mano ad Henry.

PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Sacchi ciò che balza subito all’occhio è la grandissima aggressività del Verona sui portatori di palla romanisti: la squadra capitolina appare come sorpresa da questo furore agonistico ed all’8′ Faraoni penetra in area, il pallone viene poi raccolto da Tameze, che fa partire un cross basso velenosissimo, su cui però non c’è nessuno, per fortuna della Roma. Al quarto d’ora l’ex laziale Faraoni fa partire un tiro-cross dalla destra che tiene desta l’attenzione di Rui Patricio. Quindi, un minuto dopo, ancora Verona all’attacco con Kallon, che ci prova da fuori area, Rui Patricio stavolta para a terra. Al 19′ poi finalmente esce dal guscio anche la Roma, e lo fa in modo roboante: Karsdorp si ricorda che la palla può anche essere data in avanti ed effettua un bel passaggio filtrante per Abraham, Tammy si libera bene e supera in agilità Montipò, eludendone l’uscita, ma poi sbaglia incredibilmente il tiro finale, colpendo in pieno il palo a porta pressochè sguarnita. La serata storta di Tammy prosegue poi anche due minuti dopo: ancora Karsdorp all’assist, stavolta con un cross dalla fascia, Abraham ci mette la testa a schiacciare e la palla esce di un soffio, rinviando ancora l’appuntamento col goal. Il Verona intanto pero’ non sta a guardare: prima Veloso ci prova con un tiro sbilenco, poi su calcio d’angolo al 27′ gli scaligeri vanno in vantaggio: è uno schema, Veloso libera all’indietro il tiro di Faraoni, l’esterno, liberissimo, fa partire una botta da fuori area, Dawidowicz nel cuore dell’area ci mette la gamba, facendo cambiare traiettoria al pallone e battendo così Rui Patricio per l’1-0. C’è qui un sospetto fuorigioco da parte del polacco, ma il Var ne conferma la regolarità, Roma dunque che va sotto. La gioia gialloblù dura però poco, perchè al 33′ proprio il goleador Dawidowicz entra durissimo su Zaniolo: ancora con l’ausilio del Var, Sacchi la va a rivedere ed estrae poi il rosso diretto al difensore, con Zaniolo dolorante a terra. L’episodio scatena il nervosismo dei padroni di casa e parte una sorta di caccia all’uomo contro Zaniolo, ”reo” di aver calcato troppo la mano con Dawidowicz. La frustrazione veronese porta poi anche Ceccherini a calpestare Nick, senza che nell’occasione Sacchi ricorra ai cartellini. Tra calcioni e con pochissimo calcio, si entra nei minuti di recupero ed al 47′ la Roma pareggia: l’ottimo Camara stradica dai piedi di Tameze un pallone ghiotto sulla trequarti e lo gioca sulla sinistra per Abraham, l’inglese sembra sul punto di rompere finalmente il suo digiuno, ma il tiro di Tammy va ancora una volta a sbattere sul palo, buon per la Roma che Zaniolo è lì, pronto al tap-in immediato che vale l’1-1. Il primo tempo si chiude con un tentativo di Faraoni, pallone alto.

SECONDO TEMPO – Bocchetti si gioca la ripresa con un doppio cambio: entrano Lasagna e Hien per Kallon e Ceccherini. Un solo cambio invece per Mou, che va chiaramente all’attacco dei tre punti: fuori Cristante e dentro El Shaarawy. Non cambia invece l’inseguimento alle gambe di Zaniolo da parte dei difensori veneti, ed allora al 57′ Josè ordina altri due cambi: fuori proprio Zaniolo e Zalewski, dentro Belotti e Volpato. Col nuovo assetto tattico, la Roma inizia a fare la partita e ad imporre il proprio giro-palla: al 63′ bel cross di Camara per Karsdorp, che a sua volta cerca Abraham, ma Tameze è in anticipo su di lui e Tammy ricorre al fallo; due minuti dopo ci prova poi Belotti, ma il suo destro viene parato da Montipò. Per gli ultimi 20 minuti di un match ancora apertissimo, i due tecnici ricorrono ancora alle loro panchine: Mourinho chiama Matic, mentre Bocchetti risponde con Magnani. Al 72′ bella cavalcata personale di Belotti, che va via sulla fascia destra, resiste ad un intervento duro di Faraoni, si rialza e calcia da posizione defilata, costringendo Montipò al salvataggio in calcio d’angolo. La Roma spinge ora sempre più massicciamente alla ricerca del goal-vittoria, col Verona che ormai ha mollato ogni velleità offensiva e si limita a cercare di contenere i giallorossi al meglio delle proprie possibilità. Pellegrini con un cross mette in apprensione Faraoni, col numero 5 che rischia anche qualcosa col petto, ma si salva in angolo. Bocchetti a questo punto prova a rialzare il baricentro dei suoi con l’inserimento di Djuric, ma ormai si gioca ad una sola porta, e non è quella della Roma: al 79′ bella palla di Pellegrini per Belotti, ma Magnani alza il muro e tiene a galla i suoi. Nonostante la schiacciante superiorità di campo, ai -10′ dalla fine un’entrata rischiosissima di Karsdorp su Lasagna in area di rigore fa venire i brividi a tutti i tifosi giallorossi, ma per fortuna della Roma Sacchi decide che non c’è nulla, tra le proteste veronesi. Per non correre ulteriori rischi, la Roma gioca ora praticamente tutta nella metà campo avversaria. Pellegrini ci prova direttamente su punizione, ma Montipò respinge in angolo (82′). Dal corner che ne nasce poi ancora Pellegrini trova la testa di Matic, ma il pallone va a sbattere sulla traversa, graziando ancora l’Hellas. Matic si rifa pero’ all’88’: l’ex Manchester va via con una grande azione personale sulla sinistra e poi la passa all’indietro per Volpato, sinistro precisissimo a giro dell’italo australiano e pallone che vale l’1-2. Secondo goal in serie A per Volpato in due anni: indovinate contro chi segnò l’anno scorso? Cristian vera bestia nera degli scaligeri… Il Verona ormai si è arreso, mentre la Roma gongola per la sua brillante classifica. Prima del fischio finale c’è però ancora il tempo per assistere anche al sigillo finale della Roma, che arriva al 92′: ancora Volpato protagonista di una grande azione in verticale, Cristian vede poi sulla sinistra l’inserimento di gran carriera di El Shaarawy e lo serve, il Faraone supera molto bene l’intervento di Montipò con un tocco sotto, prima di depositare in rete il l’1-3 finale. Sui titoli di coda poi anche Rui Patricio trova il modo di guadagnarsi la pagnotta, con un bell’intervento su Sulemana, entrato pochi minuti prima. Finisce con la vittoria giallorossa e con la Roma che entra nella settimana del derby davanti ai ”cugini” biancocelesti. Prima però di poter pensare alla Lazio, per la banda di Mou c’è un’altra gara-chiave da non sbagliare assolutamente: il return-match col Ludogorets di giovedì…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.