La Roma di Mourinho si rialza subito dopo la sconfitta col Napoli ed in Europa League torna a ruggire ed a conquistare i 3 punti, grazie ad un 2-1 sul terreno ghiacciato e sintetico dell’HJK Helsinki. Dopo un goal annullato a Cristante alla mezz’ora, i giallorossi vanno comunque avanti sul finire del primo tempo grazie ad un bel colpo di testa di Tammy Abraham. Poi però all’inizio del secondo tempo i finlandesi pareggiano con un goal dell’ex clivense Hetemaj: tocca allora ad El Shaarawy propiziare al 62′ l’autorete di Hoskonen che fissa definitivamente il punteggio sull’1-2. L’Helsinki tuttavia resta in partita ed al 79′ segnerebbe anche il goal del 2-2, se non fosse che il Var correttamente annulla per una precedente infrazione in attacco da parte dei finlandesi. Con la vittoria giallorossa di stasera ora il quadro nel girone è il seguente: Betis già qualificato da primo, mentre Ludogorets e Roma tornano appaiate a 7 punti e se la giocheranno nell’ultima gara all’Olimpico di giovedì prossimo.
Per la sfida sul sintetico della Bolt Arena, Mou cambia ancora la sua Roma e torna al 3-4-2-1, con Viña terzo di difesa al posto del febbricitante Ibañez, mentre sulle fasce c’è spazio per Zalewski a destra ed El Shaarawy a sinistra, con Camara e Cristante confermatissimi al centro. Davanti si torna alla formula 2+1, con Pellegrini e la sorpresa Volpato in campo dal primo minuto, a supporto di Tammy Abraham. Sull’altro fronte, Koskela se la gioca con un prudente 3-5-2, con l’ex ”italiano” Hetemaj in mezzo al campo, mentre davanti ci sono Hostikka ed Olusanya. Panchina dunque per Abubakari.
PRIMO TEMPO – Martins dà il via ai lavori e le cose sembrano mettersi subito sul chi va là per i giallorossi, con Camara che al 3′ perde palla al limite dell’area a beneficio di Väänänen, ma la difesa della Roma riesce a rimediare. Un minuto dopo però la squadra biancoblù torna a creare insidie: Browne entra in area e calcia e Smalling ci mette la gamba ed alza il muro, salvandosi in calcio d’angolo. Non è finita pero’, perche’ dal corner sbuca la testa di Hoskonen e Rui Patricio è già costretto a salvare la partita con un difficile intervento in tuffo sulla sua sinistra. La partenza bruciante dell’HJK sorprende e non poco la Roma, che dal canto suo sta invece ancora prendendo le misure al nuovo tipo di terreno. Per vedere invece i giallorossi all’opera tocca aspettare il 20′: Pellegrini calcia dall’angolo per la testa di Cristante, traversa di Bryan, il pallone finisce dalle parti di Viña, che prova a sua volta a segnare, ma il pallone finisce addosso a Mancini, prima di carambolare sul palo e di andare ad infilarsi in una mischia furibonda, con la Roma a soffiare da una parte e dall’altra parte le barricate finniche a tentare di salvare la porta. Alla fine la spunta l’Helsinki, ma la Roma non si perde d’animo ed al 26′ Abraham va via con un bello spunto sulla sinistra, si beve Halme ed Hoskonen, e poi calcia in porta, ma Hazard respinge in tuffo. Un minuto dopo però la Roma sembra raccogliere i suoi frutti: su angolo di Pellegrini Cristante svetta ed infila alle spalle di Hazard il pallone dello 0-1, ma il Var annulla il tutto per un fuorigioco di Volpato, che non tocca il pallone ma ostruisce Hazard. Si resta dunque in parità ed al 39′ la Roma si mangia nuovamente le mani per un rigore non dato ad Abraham, anche qui per un precedente offside. Il primo tempo sembra ormai doversi chiudere sullo 0-0 di partenza, ma la premiata ditta Pelle-Tammy non è d’accordo: al minuto 41 Pellegrini pennella infatti dalla trequarti su punizione per Abraham e l’inglese stavolta è spietato, colpo di testa imparabile e palla nel sacco. Roma dunque all’intervallo avanti di un goal.
SECONDO TEMPO – L’allenatore dei padroni di casa si gioca la seconda parte con Abubakari al posto dell’impalpabile Olusanya. Nessun cambio invece nei capitolini, ormai sempre più a proprio agio sul sintetico. Il primo guizzo lo porta un ispiratissimo Abraham, bravo a recuperare palla al limite dell’area, ma poi il suo tiro a giro finisce fuori. La Roma si prepara ad un secondo tempo di gestione e controllo, ma a rompere le uova nel paniere ai giallorossi arriva Hetemaj: Lingman disegna una trama di gioco sulla trequarti ed Abubakari, fortuitamente sulla traiettoria, riesce a sfornare un’assist casuale proprio per l’ex Chievo, che è poi bravo a trovare l’angolino ed a battere Rui Patricio per l’1-1. La Roma non ci sta tuttavia a tornarsene a Roma senza il bottino pieno ed un generoso Abraham si lancia verso la porta alla ricerca del nuovo sorpasso, ma Hoskonen stavolta ci mette una pezza ed in scivolata riesce a salvarsi all’ultimo. La questione tra i due pero’ non finisce lì, perchè al 62′, su un bel pallone di El Shaarawy, proprio Hoskonen, nel tentativo di anticipare Tammy, finisce invece per infilare goffamente alle spalle del proprio portiere il nuovo vantaggio della Roma. A questo punto la squadra dello Special One prova a legittimare maggiormente il successo con Pellegrini prima e Camara poi, ma la mira non è perfetta. Si entra così negli ultimi 20 minuti di gara e Koskela inserisce Boujellab nel tentativo di ravvivare i suoi. Pellegrini intanto continua a sciorinare calcio e, dopo averne superati due, calcia da fuori, ma Hazard para, grazie anche alla deviazione di un difensore. Sull’altro fronte poi Boujellab prova a dare un senso al suo ingresso ed al 73′ calcia, ma il pallone è alto. Tre minuti dopo ancora il marocchino protagonista: stavolta pero’ sfodera un bel destro in diagonale, che costringe Rui Patricio ad una parata in due tempi, che tiene in apprensione i suoi. Per l’ultima tranche di gara, Mou si affida ai cambi: entrano i ragazzini Bove e Faticanti, quest’ultimo all’esordio assoluto in giallorosso, ed entra anche Shomurodov. Con la Roma ancora in fase di riassestamento tattico, l’Helsinki ne approfitta ed al 79′, sugli sviluppi di un corner, Browne segna un gran goal ”da casa sua” (complice anche una deviazione di Abraham) ma Martins, dopo aver visionato le immagini Var, annulla per una precedente manata di Abubakari su Cristante. La Roma resta dunque avanti ed allora Mou negli ultimi minuti si blinda con gli ingressi di Kumbulla e Spinazzola. L’Helsinki tuttavia non riesce a concludere granchè in avanti, ed anzi la palla buona per segnare nel finale ce l’ha la Roma con Shomurodov, ma Hazard in uscita è bravo a respingere il tiro dell’uzbeko. Finisce così, con i 3 punti per la Roma: ora però testa al Verona, aspettando la gara di giovedì prossimo col Ludogorets…