Dopo la cruciale vittoria di Empoli, la Roma dimostra di essersi ritrovata anche in campo europeo: all’Olimpico, nella seconda giornata del girone C di Europa League, la squadra giallorossa supera con un netto 3-0 i finlandesi dell’HJK Helsinki grazie alle reti di Dybala e Pellegrini in apertura di ripresa ed al sigillo finale di Belotti, alla sua prima rete romanista. Grazie a questo successo, la squadra di Mou raggiunge il Ludogorets al secondo posto a quota 3 punti, dietro il Betis che prosegue in testa a punteggio pieno.
Per la gara dell’Olimpico lo Special One cambia un po’ le carte in tavola e torna alla difesa a 4, con Karsdorp a destra e Viña a sinistra, mentre Smalling si accomoda comodo in panchina. A centrocampo conferma per il duo inseparabile Matic-Cristante, mentre sulla trequarti si rivede Zaniolo, con Pellegrini e Spinazzola, nell’intento di ispirare Belotti. Panchina dunque anche per Dybala ed Abraham. I finlandesi se la giocano invece col 3-4-3, con davanti Hostikka, Abubakari e Soiri a cercare di rendere dura la serata di Rui Patricio.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Petrescu ed il primo guizzo lo porta Zaniolo, che calcia però a lato dopo 2 minuti. Al 5′ arriva la risposta finnica: Hostikka ci prova prima col sinistro e poi col destro, ma inizialmente sbatte contro il muro della Roma, mentre la sua seconda conclusione termina alta. La gara progettata in testa da Koskela dura solo il primo quarto d’ora, perchè poi Belotti si invola verso la porta e Tenho ricorre al fallo da ultimo uomo: cartellino rosso e l’Helsinki è costretto a giocare unicamente di rimessa. Al 23′, per cercare di ritrovare allora un po’ di copertura, il tecnico finlandese inserisce Peltola per Kostikka. La Roma intanto inizia a salire col suo giro palla ed al 24′ Belotti serve Zaniolo, il cui tiro sbilenco per poco non diventa un assist involontario per l’accorrente Karsdorp, che però non riesce ad arrivare in tempo sul pallone. Al 26′ poi arriva la prima sliding door della serata: Hoskonen riceve un cross dalla sinistra e di testa va vicinissimo al goal, colpendo il palo esterno a portiere battuto. La Dea Bendata stasera sembra sorridere dunque alla Roma, ed allora ecco che i capitolini iniziano a salire di tono col loro forcing: prima Pellegrini di testa manda fuori, poi al 32′ Zaniolo col tacco manda in porta Belotti ed Hazard para in due tempi. Gli ospiti a questo punto iniziano a difendere con un chiusissimo 5-3-1, con Abubakari unico terminale offensivo, peraltro anche lui parecchio schiacciato all’indietro. Cristante prova intanto la sortita offensiva e trova il Gallo in area, ma Hazard chiude in uscita. Non va meglio neanche a Zaniolo, fermato anch’egli dal portiere avversario. Cristante ci prova di nuovo poi al 41′, stavolta mettendosi in proprio, ma la sua bordata dalla distanza viene sventata in tuffo ancora da Hazard, bravo a rifugiarsi in calcio d’angolo. Dal corner sbuca poi Belotti in tuffo, ma la palla esce a lato ed il pari persiste. La spinta della Roma continua comunque incessante fino al duplice fischio di chiusura, con l’Helsinki tutto rintanato a difesa dello 0-0 iniziale.

SECONDO TEMPO – Mou non ci sta a veder perdurare una parità che di fatto c’è solo nel punteggio, visto il notevole dislivello tecnico e di gioco in favore della Roma, così lo Special One si gioca la seconda frazione di gara con Smalling e Dybala al posto di Ibañez e Viña, mentre negli ospiti entrano Halme ed Arajuuri, nel tentativo malcelato di chiudere definitivamente a chiave la porta di Hazard. Le speranze ospiti durano però solo 69 secondi, perchè qui si apre la seconda sliding door della gara: proprio la Joya, appena entrata, porta subito felicità in casa romanista: Spinazzola serve in profondità Pellegrini, palla all’indietro per Dybala e sinistro in diagonale all’angolino della Joya per l’1-0 giallorosso. Il fortino avversario ormai è espugnato, così al 49′ la Roma banchetta nuovamente: Zaniolo sfonda a sinistra e serve poi un assist al centro per l’accorrente Pellegrini, che infila in rete direttamente col petto il pallone del raddoppio. Nick, galvanizzato per l’assist, cerca poi anche la gloria personale al 51′, ma Hazard para. Non va meglio neanche a Cristante, il cui tiro esce abbondantemente a lato. Si fa poi male Mancini in uno scontro del tutto inutile con Rui Patricio e Browne, ma per fortuna il difensore riesce poi a tornare in campo, seppur dolorante. Si scavalla intanto l’ora di gioco con la Roma saldamente in controllo della gara ed avanti col doppio vantaggio. Dybala veste poi i panni di uomo-assist: prima manda in porta Zaniolo, ma la palla esce fuori di pochissimo, poi ci prova anche con Belotti, ma il Gallo la schiaccia troppo e l’Helsinki la sfanga. Entrano intanto Camara nella Roma ed Olusanya nell’HJK, ma non cambia nulla della sostanza in campo, con Matic che prova intanto anche lui dalla lunga distanza a fare tris e con Hazard che attento continua a dire di no. La situazione cambia però al 68′, quando Zaniolo serve Belotti ed il Gallo stavolta fa centro, ed è la sua prima volta con indosso il giallorosso, seppur nella nuova versione della terza maglia nera. A questo punto la partita diventa poco più di un allenamento, entrano anche Bove (in un ideale passaggio di consegne con Pellegrini) ed Abraham. Proprio Tammy dimostra subito grande esuberanza e nel giro dei pochi minuti a disposizione prima impegna Hazard e poi ci prova anche direttamente su punizione, ma la palla è di poco alta. Camara e Dybala tentano poi a cavallo del 90′ di trovare anche il goal del poker, ma non hanno fortuna. La partita si chiude al 93′ con Rui Patricio che si conquista anche lui la pagnotta salvando il suo cleen sheet da un tentativo su punizione di Boujellab, entrato anche lui nel finale. Finisce con un convincente 3-0 per la Roma, con la squadra di Mou che raddrizza parzialmente la classifica di coppa. Domenica però sarà già Roma-Atalanta…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.