Vittoria in rimonta ed al fotofinish per la Roma all’Olimpico contro la Salernitana: la squadra di Mou ribalta lo vantaggio iniziale firmato Radovanovic grazie ad un gran goal del redivivo Carles Perez all’81’ ed al goal-vittoria di Smalling a 5 minuti dal 90′. Grazie a questa vittoria del cuore e della tenacia, i giallorossi mantengono il ritmo della Juve e rimangono saldamente al 5° posto in solitaria.
Per la gara dell’Olimpico Mourinho cambia alcuni dei protagonisti rispetto alla gara di giovedì scorso: in difesa rimane fuori l’acciaccato Mancini, al suo posto c’è Kumbulla, mentre a centrocampo sulla sinistra rimane inizialmente fuori Zalewski, dentro El Shaarawy. Per sostituire infine lo squalificato Pellegrini, Josè Mourinho sceglie Afena-Gyan, con Zaniolo che rimane in panchina. Sull’altro fronte, Nicola se la gioca col suo 3-5-2: in difesa c’è l’ex Gyomber, mentre manca invece Fazio, che è squalificato. Davanti, a cercare di rendere dura la vita alla Roma, ecco il tandem Djuric-Ribery.
PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Volpi la Roma parte subito all’attacco, con un Afena-Gyan particolarmente ispirato. Poi al 5′ arriva la prima chiara occasione: Mkhitaryan rientra sul sinistro e calcia una gran botta, Sepe respinge coi pugni in angolo. Al 12′ si sveglia anche la squadra campana: Ederson fa partire un destro secco e Rui Patricio risponde presente, salvandosi anch’egli in calcio d’angolo. Al 20′ nuovo affondo dei padroni di casa: El Shaarawy dà il ”la” alla ripartenza e serve Mkhitaryan, il cui sinistro esce di un soffio a lato. Trascorrono due minuti e la gara arriva alla sua prima svolta: la Salernitana usufruisce di una punizione dalla trequarti, Ribery la tocca per Radovanovic e l’ex Chievo fa partire un bolide che passa in mezzo alla barriera romanista e va ad infilarsi implacabile alle spalle di Rui Patricio per lo 0-1 al 22′. La Roma però non ci sta e prova subito a reagire con El Shaarawy, ma Mazzocchi prontamente lo chiude. A questo punto, con la Roma alla ricerca del pari, sul match si apre il capitolo-arbitri: Mkhitaryan al 34′ finisce giù in area, toccato dal ginocchio di Obi, ma Volpi decide di far giocare ed il Var fa perseverare l’arbitro nell’errore, valutando come regolare una situazione palesemente da penalty; la confusione della terna arbitrale continua poi negando un evidentissimo corner alla squadra di Mourinho, per raggiungere poi il suo apice al minuto 41, con Afena-Gyan che finisce giù sulla pressione di Gyomber e con Volpi che prima assegna con decisione il penalty e poi si rimangia la sua decisione, su sollecitazione del Var, cavandosela con una semplice punizione dal limite… Il primo tempo si chiude dunque tra le polemiche infuocate della Roma, che si sente chiaramente in credito con la fortuna ed anche e soprattutto col direttore di gara.
SECONDO TEMPO – Per cercare di recuperare subito il risultato, Mou si presenta al 46′ con Zaniolo al posto di Kumbulla. Il primo guizzo della ripresa in effetti è proprio dei padroni di casa, e non potrebbe essere altrimenti: Oliveira con un grandissimo lancio pesca Abraham, ma l’inglese è decisamente in giornata-no, ed infatti sbaglia il controllo, facilitando così l’intervento in uscita di Sepe. Sul ribaltamento immediato di fronte poi grande occasione invece per la Salernitana: Djuric fa sponda per Lassana Coulibaly ed il maliano spara però alle stelle, graziando la Roma. Il pericolo corso sveglia ulteriormente la squadra di Mourinho, che inizia a far salire il ritmo, giocando sostanzialmente ad una porta. Al 57′ Afena-Gyan ruba palla sulla trequarti e manda al tiro Zaniolo, ma la sua conclusione viene deviata in angolo. Nicola comincia a sentire puzza di bruciato e inserisce Dragusin per Ranieri. Allo scoccare dell’ora di gara però è ancora Roma: Karsdorp la crossa per la testa di Afena-Gyan ed il ghanese la schiaccia di testa sul 2° palo, ma non trova la porta. Quindi è la volta di Zaniolo, il golden boy della Roma ci prova dalla distanza, ma Sepe para. Si vede lontano un miglio che stavolta Nick è entrato col piglio giusto, ed infatti un minuto dopo il numero 22 va via con una grande azione sulla destra, per poi calciare in diagonale sul 2° palo, palla fuori di un nonnulla, grazie ad una deviazione impercettibile della Salernitana. A questo punto della gara i due tecnici mettono mano alle loro panchine: nella Salernitana Nicola inserisce Zortea e Kastanos, mentre lo Special One per cercare di ribaltare una gara stregata inserisce Shomurodov, Zalewski e Carles Perez. Con i nuovi protagonisti in campo si entra così negli ultimi decisivi 20 minuti di gara. Al 73′ la Salernitana ha una doppia ravvicinata occasione per chiudere la storia con la Roma, ma Kastanos prima e Djuric poi si fanno fermare entrambi da un super-Rui Patricio, brava a tenere la Roma ancora a galla. Per i botti finali entrano poi anche Jaroszynski e Verdi per i campani, mentre Mou si affida alla corsa di Veretout per tentare il tutto per tutto. Il nuovo equilibrio tattico premia la Roma, con la squadra di Mou che all’81’ rompe l’incantesimo: Mkhitaryan serve Carles Perez e lo spagnolo col suo sinistro dalla distanza realizza un grandissimo goal, grazie anche alla complicità di Abraham, che fa l’unica cosa buona della sua partita, abbassandosi e facendo passare il pallone che vale l’1-1. A questo punto ormai il vaso di Pandora è rotto e non ce n’è più per nessuno: all’83’ Zaniolo fa da sponda per Shomurodov ed il tiro dell’uzbeko finisce però altissimo; poi, al minuto 85 la Roma usufruisce di un calcio di punizione dalla trequarti sinistra, l’ultimo arrivato Veretout la calcia sul 2° palo e Smalling arriva in corsa e la insacca per il 2-1 strameritato della Roma. Esplode la gioia giallorossa, anche se la partita ancora non è finita: mancano infatti da giocare ancora 8 minuti, compreso il recupero. In campo però ormai la Roma ha voglia di goleada e Shomurodov va vicino alla terza rete, fermato solo da Sepe. Al 92′ tocca invece a Zaniolo a sbagliare il tris, su invito dello stesso Shomurodov: il pallone finisce incredibilmente alto da ottima posizione. La Roma sembra saldamente in controllo della situazione, eppure prima del fischio finale c’è ancora il tempo per un ultimo brivido: Djuric fa da sponda ed Ederson calcia alto. Ma è giusto così, la sfortuna si era già accanita troppo sulla Roma… Finisce dunque con la vittoria al cardiopalma della Roma contro la cenerentola Salernitana. E chissà che questa botta di adrenalina non serva alla squadra di Mou anche giovedì prossimo, dove però servirà una squadra più rocciosa…