La Roma torna alla vittoria in campionato dopo il doppio k.o. ravvicinato contro Milan e Juve e supera in casa il Cagliari di Mazzarri per 1-0, grazie ad un rigore di Sergio Oliveira, ultimo arrivato in casa giallorossa e già decisivo per le sorti della squadra di Josè Mourinho. Con i 3 punti fondamentali incamerati e con la consapevolezza che da questo mercato di gennaio ne è uscita una Roma certamente più completa e con più carattere, si chiudono qui le belle notizie per i giallorossi, perchè per il resto la prestazione offerta in campo è stata largamente sotto la sufficienza e le cose da rivedere sono davvero tante, anche considerando che di fronte c’era il Cagliari e non esattamente una top di gamma…
Per la sfida ai sardi Mourinho perde nel riscaldamento Pellegrini e schiera i suoi col 4-2-3-1, con Maitland-Nice confermato titolare a destra, mentre al centro della difesa con capitan-Mancini c’è Kumbulla. A centrocampo poi la grande novità della giornata, con Oliveira subito in campo dal primo minuto, insieme a Veretout. Davanti, ecco Zaniolo, Mkhitaryan ed Afena-Gyan alle spalle di Abraham. Sul fronte opposto, i rossoblù se la giocano col 3-4-1-2, con davanti Pereiro ad ispirare il tandem Pavoletti-Joao Pedro.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Maggioni ed al primo affondo le cose sembrano mettersi benissimo per la Roma: Oliveira pesca subito in profondità Zaniolo, Carboni lo tira giù e l’arbitro indica subito il dischetto del rigore. Ma che non basti una rondine a fare primavera la squadra di Mou lo capisce subito: arriva prontamente il Var ad annullare il penalty, visto che Carboni tocca prima il pallone. La Roma non si perde d’animo e prova con Afena-Gyan a cercare la via del goal con un tiro sul primo palo, ma Cragno para. Poi all’11’ si sveglia anche il Cagliari, Pereiro e Zappa combinano in area, ma interviene Viña a chiudere tutto, con l’aiuto di Rui Patricio. Trascorrono due minuti ed è la Roma che torna a farsi vedere in zona-goal: Maitland-Nice crossa dalla destra per la testa di Abraham, che colpisce, ma Cragno para ancora, stavolta in tuffo. La partita per svoltare sembra avere bisogno di un episodio e questo arriva puntuale al 31′: Mkhitaryan va via in percussione centrale e scarica poi su Oliveira, che tira, Dalbert ci mette un braccio per ”murare” la conclusione dell’ex Porto ed il Var, dopo che Maggioni aveva lasciato impunemente giocare, interviene ancora, stavolta però in favore dei giallorossi, assegnando il penalty. Dal dischetto va lo stesso Oliveira ed al 33′ spiazza Cragno e porta in vantaggio la Roma con freddezza e lucidità. Non c’è che dire, la squadra di Mou ha trovato ufficialmente il suo nuovo tiratore dagli 11 metri…
Il Cagliari prova ad abbozzare una replica con Pereiro, ma la sua conclusione dalla distanza fa solo il solletico a Rui Patricio. E’ invece decisamente più ficcante la manovra offensiva della Roma, con Abraham ed Afena-Gyan che si scambiano palla in area e con Goldaniga che. nel chiudere su di loro, si aiuta anche con una mano, ma Maggioni anche qui lascia giocare e stavolta il Var non interviene. Prima del 45′ c’è tempo poi per vedere un colpo di testa di Altare (palla a lato) ed un’azione di contropiede della Roma, con Felix che lancia Zaniolo, ma Nick se l’allunga troppo e la difesa degli isolani riesce a chiudere. Il primo tempo si chiude infine con un colpo di testa nel recupero di Joao Pedro, palla alta.
SECONDO TEMPO – Dopo un primo tempo non esattamente trascendentale nel ritmo e nelle occasioni, si spera che la ripresa inizi con ben altre intenzioni da parte di entrambe le squadre. Ed in effetti la partenza sembra incoraggiante: Afena-Gyan va via in velocità, ma poi calcia debolmente e Cragno para facile; poi ancora Felix prova a fare l’assistman per Mkhitaryan, ma l’armeno ”cicca” a centro area ed il Cagliari respira. Al 54′ arriva poi la risposta degli ospiti: Dalbert serve Pavoletti ed il tiro dell’ex Napoli viene deviato in angolo dalla difesa della Roma. Con la partita ancora troppo in bilico, i giallorossi hanno bisogno di mettere il punteggio in sicurezza e ci prova allora Abraham a dare tranquillità ai suoi compagni: l’inglese veste i panni dell’altruista sia con Afena-Gyan, che con Zaniolo, ma in entrambe le occasioni gli spunti di Tammy non vengono capitalizzati a dovere dai compagni di reparto: clamoroso l’errore di Felix sulla prima occasione, col controllo ”ad inseguire” da parte del ghanese che permette di fatto a Cragno di intervenire e chiudere. Visto che il cronometro intanto scorre e la gara si mantiene saldamente su binari sonnolenti e di lentezza, al 65′ ci prova Veretout con un destro sul primo palo a scrivere un finale diverso, ma Cragno para ancora, stavolta in due tempi. Nel Cagliari fa intanto il suo ingresso Nandez, fuori Pereiro. Nessun cambio invece per la Roma, che sembra voler speculare al massimo sull’unica rete di vantaggio accumulata. Il match sembra poi vibrare improvvisamente al 74′: Zaniolo si ricorda di avere grandi mezzi nei suoi piedi e se ne va alla sua maniera, supera due avversari in velocità e poi conclude col destro ad incrociare sul 2° palo, ma il suo tiro esce fuori di poco. Peccato, perchè sarebbe stato davvero un gran goal e ci avrebbe regalato un finale forse più spumeggiante. Si entra così nell’ultimo quarto d’ora e Mourinho toglie un esausto Felix ed inserisce Shomurodov. Proprio l’uzbeko ha subito l’opportunità per lasciare il segno sul match ma, su una ripartenza di Mkhitaryan, l’ex Genoa calcia debolmente col piatto, sprecando il 2-0 e facendo subito pentire Josè per il suo ingresso. Chi invece non si accontenta della mediocrità è Oliveira: ai -10′ Sergio fa partire un destro da fuori, palla alta. Quattro minuti dopo lo stesso Oliveira recupera palla e ci riprova, ma stavolta è Cragno a dirgli di no. Non dimostra invece la stessa ”cattiveria” in area Abraham, che poco prima si fa vedere con un colpo di tacco, chiuso dalla difesa. Nonostante la squadra di Mou stia facendo meno del minimo sindacale, tutto sommato i giallorossi non stanno neanche rischiando granchè difensivamente. Ed allora a ricordare a tutti la precarietà del punteggio ci pensa Joao Pedro: il brasiliano si inserisce e calcia, Rui d’istinto la alza ed il pallone va ad incocciare sulla traversa, graziando la Roma all’84’. L’episodio scuote i giallorossi e Mou inserisce Karsdorp per Zaniolo. Oliveira, uno dei migliori nella Roma, ai -2 dal 90′ dà il là ad una ripartenza e pesca in verticale Shomurodov, ma l’attaccante si addormenta ancora ed il Cagliari si salva. Ma il vero Oliveira i compagni lo vedono forse nel finale, col giocatore che prima rimane a terra dolorante e poi, senza battere ciglio, si rialza, stringe i denti e riprende a giocare come se nulla fosse. I 5 minuti finali di recupero assegnati da Maggioni servono solo al Cagliari per sprecare un’occasione con Nandez, mentre Mou ne approfitta per buttare nella mischia due ragazzini: dentro Bove e l’esordiente Keramitsis, classe 2004. Sono segnali anche questi…